Satira del villano

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La satira del villano è un filone letterario europeo nato nel XII secolo di conseguenza al fenomeno dell'urbanesimo (abbandono delle campagne per trasferirsi nelle città).

Caratteristiche

Come dice il nome era basato sullo scherno al villano, cioè al contadino, condiderato rozzo, sporco e repellente.

Il contadino era spesso accusato dal proprietario terriero (il signore), che risiedeva in città e che pretendeva da lui una percentuale sui prodotti agricoli, di occultare l'entità del raccolto. Quindi il villano, il rustico, veniva sì visto come un individuo rozzo e sporco, ma altresì come una persona scaltra che spesso riusciva ad imbrogliare altri uomini anche di ceto superiore al suo, essendo esperto di frodi e raggiri.

Secondo alcuni storici la nascita di questo genere letterario segnerebbe l'inizio della distinzione tra attività rurali e attività urbane.[1]

Note

  1. ^ Rebecca Bardi, Dalla periferia al centro: la «satira del villano» ieri e oggi, 6 agosto 2019, Treccani Magazine
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