Bardo Pond

Bardo Pond
I Bardo Pond all'ATP festival del 2004.
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereIndie rock[1]
Space rock[1]
Rock alternativo[1]
Dream pop[1]
Periodo di attività musicale1989 – in attività
EtichettaFire Records
ATP Recordings
Album pubblicati14
Studio10
Raccolte4
Sito ufficiale
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Bardo Pond è un gruppo rock statunitense di Filadelfia, formato nel 1989 dai fratelli Michael e John Gibbons, entrambi chitarristi. Il nome del gruppo venne dato nel 1991 dal chitarrista e bassista Clint Takeda, loro primo collaboratore, e deriva dal Libro tibetano dei morti.[1]

I membri attuali della band sono, oltre ai tre sopramenzionati, Isobel Sollenberger (flauto e voce), Jason Kourkonis (percussioni) e Aaron Igler (sintetizzatore). Diversi brani portano chiari riferimenti all'uso di stupefacenti.[1]

Progetti collaterali e collaborazioni

I Bardo Pond sono autori di numerosi progetti e collaborazioni sotto altri nomi, con esiti apprezzati dalla critica.[2][3]

  • 500 mg è il progetto solista di Michael Gibbons
  • Alasehir è un trio di rock psichedelico formato da Michael Gibbons, John Gibbons e Jason Kourkounis.
  • Alumbrados produce folk psichedelico e drone music ed è composto dai fratelli Gibbons, Michael Zanghi e Aaron Igler.
  • Prairie Dog Flesh è il nome sotto cui vengono pubblicati arrangiamenti improvvisati di brani dei Bardo Pond con Takeda come cantante.
  • Hash Jar Tempo è una collaborazione tra Bardo Pond e Roy Montgomery, che grazie a due lunghissime sessioni improvvisate di registrazioni ha dato alla luce due album: Well Oiled (registrato nel 1995 e distribuito nel 1997) e Under Glass (registrato nel 1998 e distribuito nel 1999).[2]
  • LSD Pond è frutto di una collaborazione tra Bardo Pond e il gruppo di rock psichedelico giapponese LSD March. L'album con il titolo omonimo venne pubblicato nel 2008 e contiene le registrazioni live di due jam session notturne.
  • Third Troll presenta Michael, John Gibbons e la Sollenberger, cui si aggiungono Kevin Moist al sassofono e Aaron Igler al sintetizzatore.
  • Baikal è un progetto sperimentale di improvvisazione libera che ha dato alla luce un album omonimo per la Important Records.
  • Vapour Theories è il duo dei fratelli Gibbons, autore di Decant (autoprodotto) e Joint Chiefs (per The Lotus Sound).
  • Jason Kourkounis ha partecipato come batterista numero 72 alla performance live 77 Boadrum, organizzata dai Boredoms e tenutasi il 7 luglio 2007 al Empire-Fulton Ferry State Park a New York.

Discografia

Album studio

  • 1995 - Bufo Alvarius, Amen 29:15 (Drunken Fish Records)
  • 1995 - Amanita (Matador Records)
  • 1997 - Lapsed (Matador Records)
  • 1999 - Set and Setting (Matador Records)
  • 2001 - Dilate (Matador Records)
  • 2003 - On the Ellipse (ATP Recordings)
  • 2006 - Ticket Crystals (ATP Recordings)
  • 2010 - Bardo Pond (album) (Fire Records)
  • 2013 - Peace On Venus (Fire Records)
  • 2014 - Refulgo (Three Lobed Recordings)
  • 2017 - Under the Pines

Compilation

  • 1998 - A Tribute to Spacemen 3 (Rocketgirl)
  • 2008 - Batholith (Three Lobed Recordings)
  • 2009 - Peri (album) (Three Lobed Recordings)
  • 2014 - Shone Like A Ton (Three Lobed Recordings)

EP

  • 1995 - Big Laughing Jym (Compulsiv Records)
  • 2000 - Slab 10" (Three Lobed Recordings)
  • 2001 - U.S. Tour, Spring 2001 assieme ai Mogwai (Matador Records)
  • 2002 - Purposeful Availment (Three Lobed Recordings)
  • 2002 - Tigris/Euphrates con i Subarachnoid Space (Camera Obscura)
  • 2005 - Bog con Buck Paco (Black September Records)
  • 2006 - Adrop (Three Lobed Recordings)
  • 2012 - Yntra (Latitudes)
  • 2013 - Rise Above It All (Fire Records)
  • 2014 - Looking For Another Place (Fire Records)

Altre opere

Nell'ottobre 2000 i Bardo Pond hanno autoprodotto il primo CD di una serie limitata di jam session riversate su CD, intitolata Volume. I brani sono improvvisati e sperimentali.[4]

  • 2001 - Vol. 1 (autoprodotto)
  • 2001 - Vol. 2 (autoprodotto)
  • 2002 - Vol. 3 (autoprodotto)
  • 2002 - Vol. 4 (autoprodotto)
  • 2004 - Vol. 5 (autoprodotto)
  • 2005 - Vol. 6 (autoprodotto)
  • 2005 - Selections, Vols. I-IV (ATP Recordings)
  • 2009 - Vol. 7 (autoprodotto)

Note

  1. ^ a b c d e f (EN) Bardo Pond, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ a b Scaruffi.com
  3. ^ progetti collaterali sul sito ufficiale, su threelobed.com. URL consultato il 2 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  4. ^ (EN) Bardo Pond, su AllMusic, All Media Network.

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bardo Pond

Collegamenti esterni

  • (ENIT) Bardo Pond su Scaruffi.com, su scaruffi.com.
  • (EN) pagina web dedicata ai Bardo Pond sul sito della Three Lobed Recordings, su threelobed.com. URL consultato il 2 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2010).
  • (EN) pagina web dedicata ai Bardo Pond sul sito della ATP Recordings, su atpfestival.com. URL consultato il 2 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  • (EN) musica live dei Bardo Pond sul sito dell'Internet Archive
  • (EN) Intervista del 2001 (PDF), su terrascope.co.uk.
Controllo di autoritàISNI (EN) 0000 0000 9430 227X
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