Atanasio II di Napoli

Atanasio II
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Napoli
(876-898?)
 
Consacrato vescovomarzo 876 da papa Giovanni VIII
Decedutomarzo o aprile 898
 
Manuale

Atanasio di Napoli, anche Attanasio o Anastasio (... – marzo o aprile 898), è stato un vescovo bizantino, vescovo di Napoli con il nome di Atanasio II (876-898) e duca di Napoli[1] (878-898).

Biografia

Era figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duca di Napoli, che al pari degli altri signori longobardi aveva stretto alleanze commerciali con i musulmani presenti nel Tirreno.

Nel marzo 876 fu consacrato da papa Giovanni VIII e succedette all'omonimo Atanasio, suo zio e maestro, dopo quattro anni di vacanza causata anche dalla politica del duca Sergio. Ligio alle direttive papali, Atanasio sollevò la popolazione, depose il fratello e si impadronì del potere.
In tale usurpazione, Atanasio fu inizialmente appoggiato finanziariamente da papa Giovanni VIII, che desiderava s'interrompesse l'amicizia di fatto di Napoli coi musulmani che spadroneggiavano nella Campania e nel Lazio.[2]

Nell'879, però, Giovanni VIII scomunicò Atanasio, dal momento che, dopo l'assunzione del potere ecclesiastico e civile insieme, non aveva realizzato la rottura coi musulmani. Egli anzi s'era gettato nelle guerre per il trono di Capua. Aiutò Landone contro i suoi fratelli e cugini. Con truppe bizantine, egli stesso pose sotto assedio Capua. Circa dall'881, governò in prima persona Capua, tecnicamente come vassallo del Principe Guaimario I di Salerno, col quale combatté poi una battaglia non decisiva. Nell'886, Atanasio, non appena revocatagli la scomunica, si alleò ancora una volta coi musulmani e ricevette per questo la minaccia del papa Stefano V di un interdetto per la città di Napoli.

Nell'887, Atenolfo s'insediò a Capua come Conte. Nell'888, Atanasio e Atenolfo si contesero la regione della Liburnia (o Liburia), ossia la attuale provincia di Caserta e basso Lazio, ed entrarono in guerra, combattendo una battaglia non decisiva sul Clanio, storico confine tra il ducato di Napoli e il principato di Capua.

Nell'895, Atanasio fomentò una rivolta della popolazione napoletana a Salerno. Tuttavia il giovane figlio di Guaimario, Guaimario II, la represse.

In patria Atanasio aumentò il potere e il prestigio di Napoli. Fu un ellenofilo che operò per salvare numerosi manoscritti greci (tradusse anche la Passio arethae) e mantenne buone relazioni con Bisanzio.

Ebbe una figlia, Gemma, che andò sposa a Landolfo I di Benevento, figlio del suo antico alleato Atenolfo I.

Gli succedette in qualità di Duca il nipote Gregorio IV e come vescovo gli succedette Stefano, già vescovo di Sorrento.

Note

  1. ^ Dux, anche chiamato magister militum o Ipato.
  2. ^ Papa Giovanni aveva già scritto ad Atanasio una lettera, datata 9 settembre 876, in cui affermava di «non diligere Deum, qui mandata eius participando cum perfidis non custodit»; (EN) Engreen, su en-academic.com, p. 319.

Bibliografia

  • (EN) Fred E. Engreen, Papa Giovanni VIII e gli Arabi, in Speculum, vol. 20, n. 3, luglio 1945, pagg. 318–330. URL consultato il 22 marzo 2024.
  • (LA) Erchemperto, Historia Langabardorvm Beneventarnorvm, nella The Latin Library. URL consultato il 22 marzo 2024.
  • Paolo Bertolini, Atanasio, in Dizionario biografico degli italiani, IV volume, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1962. URL consultato il 22 marzo 2024.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Predecessore Duca di Napoli Successore
Sergio II di Napoli 878898 Gregorio IV di Napoli
Predecessore Vescovo di Napoli Successore
Sant'Atanasio marzo 876 - marzo/aprile 898? Stefano III
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