Anarmonicità

L'anarmonicità rappresenta la deviazione di un sistema oscillante rispetto al modello dell'oscillatore armonico, ed è calcolabile facendo ricorso alla teoria perturbativa nel caso di basse anarmonicità o ad altre tecniche numeriche se essa è consistente. Nell'oscillatore anarmonico è possibile osservare multipli della frequenza fondamentale dell'oscillatore ω A {\displaystyle \omega _{A}} che differisce dalla ω N {\displaystyle \omega _{N}} del moto armonico in prima approssimazione proporzionalmente al quadrato della ampiezza di oscillazione A:

Δ ω A = ω A ω N {\displaystyle \;\Delta \omega _{A}=\omega _{A}-\omega _{N}}
Δ ω A A 2 {\displaystyle \Delta \omega _{A}\propto A^{2}} .

Perciò risulta il manifestarsi di oscillazioni con le frequenze delle armoniche superiori 2 ω A {\displaystyle 2\omega _{A}} e 3 ω A {\displaystyle 3\omega _{A}} ecc., dove ω A {\displaystyle \omega _{A}} è la frequenza fondamentale dell'oscillatore. Inoltre, la frequenza ω A {\displaystyle \omega _{A}} devia dalla frequenza naturale ω N {\displaystyle \omega _{N}} .

In un sistema di oscillatori con modi normali ω α {\displaystyle \omega _{\alpha }} , ω β {\displaystyle \omega _{\beta }} , ... l'anarmonicità si risolve in oscillazioni addizionali con frequenze ω α ± ω β {\displaystyle \omega _{\alpha }\pm \omega _{\beta }} .

L'anarmonicità modifica anche il profilo della curva di risonanza, portando ad interessanti fenomeni come la risonanza nonlineare e la risonanza superarmonica.

Principio generale

In generale, l'oscillatore armonico è un sistema dinamico altamente idealizzato che oscilla con una singola frequenza, indipendentemente della quantità di energia cedutagli dall'esterno. Conseguentemente, la frequenza fondamentale dell'oscillatore armonico è indipendente dall'ampiezza delle vibrazioni. In un oscillatore anarmonico accade il contrario: la relazione dinamica tra forza e spostamento non è più lineare ma dipende dall'ampiezza dell'oscillazione, e quindi anche la frequenza può dipendervi. Questi cambiamenti risultano in un accoppiamento parametrico dell'energia ad altre frequenze.

Esempi fisici

Ci sono molti sistemi nel mondo fisico: a livello meccanico la nonlinearità sorge già nel caso più semplice nel pendolo matematico per angoli crescenti, che tende peraltro a esibire comportamenti caotici; come anche in una molla in snervamento o il cui peso non è rigido. In effetti la nonlinearità sopraggiunge quando l'ampiezza oltrepassa valori-soglia.

Esempi fuori dalla meccanica sono semiconduttori non in equilibrio che posseggono una popolazione calda abbastanza grande e che tendono ad esibire oscillazioni anarmoniche legate alla massa effettive delle cariche, così come plasmi ionosferici. Un atomo la sperimenta uno sdoppiamento tra centro di massa del nucleo atomico e la nube elettronica sotto l'applicazione di un campo elettrico: si genera un dipolo elettrico che si comporta come oscillatore, e per intensità di campo crescenti perde la sua linearità come un sistema meccanico. L'anarmonicità gioca anche un ruolo importante nei reticoli cristallini, nelle vibrazioni quantistiche molecolari [1], e in acustica.

Metodo di Weierstrass

Si consideri un potenziale unidimensionale U ( x ) {\displaystyle U(x)} supposto simmetrico rispetto all'asse U {\displaystyle U} , la forma della curva può essere implicitamente determinata a partire dal periodo T ( E ) {\displaystyle T(E)} delle oscillazioni con energia totale E {\displaystyle E} secondo l'equazione:

x ( U ) = 1 2 π 2 m 0 U T ( E ) d E U E {\displaystyle x(U)={\frac {1}{2\pi {\sqrt {2m}}}}\int _{0}^{U}{\frac {T(E)\,dE}{\sqrt {U-E}}}}

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Nonlinear Oscillations, Franz-Josef Elmer, Università di Basilea
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